E i papà, come vivono la gravidanza?
La nascita di un bambino porta con sé una lunga attesa che accompagna i genitori per 9 mesi.
Mentre la mamma già dalle prime settimane di gravidanza comincia ad avvertire il cambiamento fisiologico, anche diventare papà, nonostante non comporti questo tipo di cambiamento, smuove un turbinio di emozioni e aspettative a volte difficili da gestire.
In questi mesi di attesa tanti pensieri e fantasie fanno sognare ad occhi aperti e anche se i papà non sono accompagnati dalla tempesta ormonale, anche loro hanno timori e paure pensando al cambiamento che avverrà nella loro vita.
Tra le paure dei futuri papà ci sono: il benessere fisico della compagna e del bambino, il cambiamento dello stile di vita e nella relazione di coppia, la fiducia in sé stesso come padre.
Mentre la donna ha il “vantaggio” di un corpo che cambia, e quindi un graduale adattamento al lieto evento, l’uomo non percepisce fisicamente il bambino e prende consapevolezza della nuova condizione di padre in ritardo rispetto alla mamma.
E’ fondamentale quindi che la coppia dialoghi e si confronti sulle proprie emozioni in modo che il papà non si senta escluso.
Ricordo che mio marito, spesso mi chiedeva: ma come ti senti? Ma che sensazione stai provando? Io in qualche modo cercavo di descriverla e anche se sicuramente non sono riuscita a renderlo esattamente al corrente di tutto ma comunicare ci ha aiutato a vivere questo momento serenamente e ci siamo sentiti molto vicini.
Alcuni suggerimenti per vivere serenamente questi passaggi e far in modo di includere i papà in questa meravigliosa esperienza:
Frequentare un corso di accompagnamento alla nascita insieme, ciò è utile per coinvolgersi di più, sentirsi meno impreparati e solidificare il rapporto.
Dialogare molto con la compagna e avere molta pazienza. L’emotività della donna è molto suscettibile in questo periodo.
Assumere un ruolo “argine” riguardo consigli non richiesti da parte dell’ambiente esterno. Deve difendere la serenità familiare.
“La cosa migliore che un padre può fare per i figli è amarne la madre.”