L'arte del saper stare vicino

Nella mia esperienza di lavoro educativo al nido ho avuto modo di osservare e conoscere diversi approcci educativi e di cura.

Ho sempre creduto, e ora più che mai, che per essere un buon educatore sia necessario “saper stare vicino all’inizio”.

 

Saper stare vicino all’inizio significa essere presenza silenziosa e vigile accanto ai bambini che iniziano a parlare, giocare, camminare e ai genitori che, a loro volta, stanno provando ad assumersi compiti e responsabilità educative.

 

Stare sulla soglia di un mondo che si sta costruendo senza invadere o anticipare i tempi. Accogliere domande più delle risposte che si è in grado di dare per mantenere un continuo lavoro su di sé ampliando le proprie conoscenze e poter offrire più risposte...

 

Un buon educatore sa stare vicino anche ai colleghi che iniziano ad intraprendere questa esperienza professionale cercando di accoglierli sviluppandone le potenzialità.  Spesso, purtroppo, in questo senso, la competizione supera la solidarietà. Ricordiamoci che per fare in modo che il nostro lavoro sia svolto bene è importante che l’ambiente intorno a noi, ai bambini e alle famiglie sia sereno.

 

Abbiate cura di aver cura.

Troppo spesso si sottovaluta la potenza di un tocco, un sorriso, una parola gentile, un’orecchio in ascolto, un complimento sincero, o il più piccolo atto di cura, che hanno il potenziale per trasformare una vita.
— Leo Buscaglia