Il sonno del bambino
In media un bambino dorme 20 ore al giorno, anche se l variabilità può essere molto ampia.
Il sonno rappresenta il modo migliore per dar forza a questo corpicino che sta crescendo velocemente.
Durante il sonno il bambino:
Consolida la memoria
Stimola l’ormone della crescita
rafforza il sistema immunitario
si ripulisce dalle tossine.
Il sonno non è continuo ma si svolge a cicli. Tra un ciclo e l’altro ci sono i micro risvegli: il bambino si sveglia e, non essendo abituato a riaddormentarsi da solo, cerca il supporto dell’adulto.
Quando si sveglia il bambino, istintivamente, si spaventa e, non sentendo la presenza dell’adulto, ha bisogno del senso di protezione.
Quando il bambino sembra aver preso un ritmo, ecco che proprio in quel momento cambia! Si chiamano “Sleep regression” (regressioni del sonno).
Quali sono le motivazioni di queste regressioni?
Scatti di crescita
Ansia da separazione
Ambientamento al nido
Cambiamenti all’interno della famiglia
Tensioni famigliari
Quando si può parlare di disturbi del sonno?
Generalmente i disturbi del sonno si verificano intorno in 2 anni.
Stiamo parlando dei terrori notturni (pavor nocturnus) e dei comuni incubi che possono manifestarsi fino ai 6 anni. Normalmente quando si manifesta il terrore notturno il bambino si sveglia parzialmente, è agitato, piange e presenta sudorazione e tachicardia. Al risveglio, spesso, il bambino non ricorda. I comuni incubi, invece, sono associati a sogni dal contenuto pauroso e vengono facilmente richiamati alla memoria perché si presentano nella fase finale del sonno.
I terrori notturni sono causati da una sovraeccitazione del sistema nervoso durante le ore di sonno e si manifestano durante le fasi di sonno profondo “no REM”.
E’ un disturbo dell’infanzia non comune. Il fenomeno va scomparendo con la progressiva maturazione del sistema nervoso.
La genetica gioca un ruolo fondamentale ma le cause possono essere:
Stanchezza
Troppa caffeina
Febbre
Stress
Medicinali
Asma
Reflusso gastroesofageo
Cosa fare?
E’ bene non svegliare il bambino perché potrebbe sentirsi disorientato e farebbe fatica a calmarsi. Mettere in sicurezza la stanza nel caso il bambino dovesse alzarsi durante questi episodi; non raccontare al bambino cos’è successo perché potrebbe sviluppare ansia durante il giorno.
Come prevenirli?
Una buona regola è seguire le buone abitudini quindi: non mettere a letto tardi il bambino ma garantirgli le giuste ore di sonno e seguire una corretta alimentazione limitando cibi con alti livelli di zuccheri e caffeina.