Mamma, in piedi! E' ora di cambiare il pannolino.
Il cambio pannolino è sempre associato ad un momento di cura delicato, dolce, con scambi di sguardi e coccole.
Per i primi mesi è così, ma poi cosa succede verso i 12 mesi?
Proprio in questi giorni Caterina mi ha mostrato il suo lato oppositivo stile “uomo Tigre” durante il cambio pannolino.
Appena pronunciavo : ”Amore, è ora di cambiare il pannolino!” Caterina cominciava ad arrossare il viso e con sguardo fugace cominciava a correre via da me.
Non c’era più verso di sdraiarla sul fasciatoio.
Subito mi sono preoccupata, poi ho capito, memore delle mie esperienze al nido, che è arrivato il momento. Caterina mi sta chiedendo di cambiare il pannolino in piedi. E così stiamo facendo e siamo tutti più sereni.
Caterina sta crescendo, il controllo sfinterico comincia a farsi sentire e come tutti i bambini quando cominciano a camminare e stare in piedi da soli, ha l’esigenza di raggiungere le autonomie con semplici gesti quotidiani.
Cambiare il pannolino in piedi, secondo il metodo Montessori, aiuta a prendere piena fiducia delle proprie capacità. Orizzontalmente, infatti, il bambino più grandicello si sente un oggetto, sente di non avere potere decisionale, non vede ciò che sta accadendo e questo lo innervosisce.
Durante il cambio in piedi sarà molto più coinvolto e non si sentirà un “oggetto” sballottato di qua e di là. Avrà gli occhi alla nostra altezza e ci sarà molto più contatto (fisico e psicologico). Potremmo, per esempio, renderlo partecipe e andare a buttare il pannolino insieme. Inoltre il bambino sarà più consapevole di quando deve essere cambiato ed del momento del cambio in generale. Questo è un passaggio importantissimo verso la tolta del pannolino perché attraverso il cambio in piedi il bambino acquisisce più velocemente il controllo sfinterico.
Il controllo sfinterico è una lenta conquista e non bisogna affrettare i tempi. Ogni bambino ha le sue tempistiche ma solitamente ci si arriva tra i 18 mesi e i 3 anni.
Con il cambio in piedi il bambino è più consapevole del suo corpo e di ciò che il suo corpo espelle così come dell’igiene che poi ne segue.
Durante il cambio, inoltre, dobbiamo sempre avere rispetto nei confronti del bambino e di ciò che diciamo mentre fa pipì o cacca, o se si sporca.
Se decidete di iniziare con il cambio in piedi dovete realizzare che ci vorrà pazienza con il piccolo ma il tempo perduto sarà guadagnato rispetto la sua indipendenza e fiducia nelle sue capacità che verranno.
L’età consigliata per iniziare è a partire dai 12 mesi ma vedrete che sarà proprio il vostro bambino a farvelo capire quando sarà il momento giusto.
Caterina ha cominciato in questi giorni: lei ha 14 mesi e siamo partite con l’avventura del cambio in piedi.
Sarei felice di conoscere le vostre avventure insieme ai vostri bimbi e magari scambiarci qualche consiglio.
Vi abbraccio.
“Il bambino desidera agire secondo la propria volontà, cioè vuole trasportare cose, vestirsi da solo, mangiare da solo, ecc...Egli ha in sé un così vitale impulso che i nostri sforzi sono generalmente spesi, al contrario, per trattenerlo dall’agire.”