Attività per bambini, cosa dobbiamo sapere prima di proporle?

In questa settimana, precisamente mercoledì, inizierà una rubrica sulla mia pagina Instagram dove propongo della attività da fare insieme ai vostri bambini.

Prima di iniziare, però, voglio fare una premessa.

Ci sono due cose da tenere in considerazione prima di proporre attività ai bambini : la noia e la soglia di attenzione.

LA NOIA

Impariamo a pensare che il tempo “vuoto” ha un valore.

Non dobbiamo preoccuparci o sentirci in dovere di proporre sempre qualcosa o qualche attività al nostro bambino. A volte è meglio smorzare gli stimoli per dare spazio alla noia.

La noia è una condizione che offre l’opportunità di accendere nuove idee. Cerchiamo di avere fiducia nelle loro capacità e facciamo emergere la loro creatività.

Annoiarsi è un modo per guardarsi dentro senza dover per forza attingere da qualcosa di esterno.

Lasciamogli dei momenti di “niente” durante la giornata, vedrete che la noia vi riserverà delle sorprese!

Dei momenti di niente significa :

  • No televisione o strumenti tecnologici

  • Evitare giochi con batterie che propongono uno “stimolo preconfezionato”

  • Lasciare a disposizione ciò che ha intorno a sé togliendo ciò che potrebbe metterlo in pericolo

  • Osservare il bambino cosa sceglie e, se si diverte, sedetevi a giocare insieme a lui

Così facendo si offre al bambino la possibilità di capire da solo cosa lo attrae veramente e ugualmente lo capiamo noi genitori osservandolo.

Vedrete che la noia vi riserverà delle belle sorprese.

LA SOGLIA DI ATTENZIONE

Nella fascia d’età 0/3 anni il bambino ha una soglia tendenzialmente bassa. Questo non significa che non si sappia concentrare, ma che perde facilmente interesse per quello che sta facendo se trova nei paraggi qualcosa che lo attrae più di ciò in cui si stava impegnando prima. Questo perché l’attenzione in questa fascia d’età è involontaria.

L’attenzione volontaria appare tra i 2 e i 4 anni ed è quando cominciano a controllare la loro concentrazione nelle attività che devono realizzare.

Più diventano grandi più hanno la capacità di fissare l’attenzione anche su cose che non li interessa particolarmente.

Perciò riguardo ai più piccolini, cari genitori, non demoralizzatevi se alle attività che proponete sembrano disinteressati o mantengono una soglia bassa, è normalissimo.

Proporre un’attività permette di fare esperienza e di capire dove trasferisce maggiore attenzione il nostro bambino.

Il tutto senza sovrastimolarlo troppo.

Io, bambino, pretendo di sdraiarmi a terra, guancia al pavimento, con pensieri a ciondoloni, lasciando che le sinapsi si creino sa sé, senza che un adulto mi incalzi, mi stimoli, mi parli in inglese, mi canti in francese, mi proponga di costruire un monolocale fatto di tubi di carta igienica e legnetti di ghiaccioli.
Noia, ho bisogno di provare noia.
— Enrica Tesio