Quando è il silenzio ad urlare

Ciò che prima era la professione invisibile, ora sta prendendo forma.

Questo silenzio che riguarda l’infanzia sta facendo emergere quanto sia importante la figura dell’insegnante, dell’educatore e delle strutture per l’infanzia. Sta emergendo quanto le famiglie abbiano bisogno di noi.

Scorrendo tra i post dei social sento il grido delle mamme e dei papà che si rendono conto di non farcela perchè hanno bisogno entrambi di lavorare ma non potendo contare sull’aiuto dei nonni, perchè sono i soggetti più a rischio, chiedono disperatamente aiuto al ministro Azzolina.

E’ vero che negli asili i virus circolano più velocemente e capisco la difficoltà nel prendersi una responsabilità così grande ma:

Se esiste un modo per non lasciare le famiglie in balia di sé stesse…

Se esiste un modo per evitare baby sitter “improvvisate” ( si, perché ricordiamoci della sicurezza del bambino )…

Se esiste un modo per sostenere le strutture dove i nostri bambini hanno abitato, hanno giocato, condiviso momenti e costruito relazioni…

Se esiste un modo che non sia far pagare le rette ai genitori senza la fruizione del servizio, per paura di non trovare più il posto alla riapertura…

Se esiste un modo per non far perdere il lavoro ad educatrici professionali e competenti e che si sono dedicate anima e corpo per fare un buon lavoro con bambini…

Se esiste un modo, ed io sono sicura che esista, PRENDETELO IN CONSIDERAZIONE.

Il nostro futuro non può essere messo da parte, deve essere preso in mano con cura.

Da mani pulite e sicure.

Bambini, amiche colleghe educatrici, mamme e papà, vi stringo tutti in un forte abbraccio!!!